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martedì 16 aprile 2013

Gita


Sabato sono tornato da Roma in gita con la scuola.

Una grande conquista perché mai un anno fa avrei potuto pensare di “sopravvivere”  senza genitori per 4  giorni.  Ho dolori un po’ ovunque ma fa niente, l’importante è essere tornato a casa sano e salvo. Così ti accorgi che a tanto odiata fisioterapia qualcosa ha fatto e ti rendi conto cge anche se è estremamente noiosa serve. Sono riuscito a stare a dietro per 4 giorni ai miei compagni facendo vagonate di scale. Non nascondo qualche dubbio pre-partenza – quei classici pensieri “e se cado a terra agonizzante dopo 10 passi ?”. per fortuna così non  stato.

Fatto una scorpacciata di chiese, musei e monumenti. Tutti bellissimi. Un po’ meno bello era l’albergo. Che era anche vuna scuola gestita da preti accanto al carcere di Rebibbia. Si vedevano proprio le mura e le reti, che mettevano giusto un po’ di angoscia. Ma solo un po’. Tutte le sere c’era la pasta rossa. A cui poi giorno dopo veniva aggiunto qualcosa e il pane aveva la consistenza del cemento. Anche se poi si mangia tutto, quando hai fame non stai a guardare quello che hai nel piatto ma ti ci butti, magari con il naso tappato, ma ti ci butti.

Per fortuna siamo andati col treno onde evitare ore, ore, ore, ore e ore di pullman che avrebbero portato ad una precoce devastazione psicofisica.

Vado che sono assillato dalla scuola e dalla maturità che incombe alla spada di Damocle

1 commento:

  1. Gabriele, voglio essere tua amica, per consegnare alla mia vita millemilioni di gocce di splendore!

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