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mercoledì 8 maggio 2013

Addii


Questo post avrebbe dovuto chiamarsi “addio Monti” ed esordire con addio Monti sorgente di spread tasse ineguali ed elevate al cielo  se non fosse per un messaggio.
Un sms che  dice che una tua amica che stava combattendo contro il tuo stesso male ci ha lasciato.

Basta un messaggio, uno stupido messaggio per comunicarti queste cose e farti sprofondare in uno stato d’inquietudine e per rovinare la giornata. Un messaggio arrivato mentre sei dal parrucchiere basta a tagliarti le ali e a farti cadere dal mondo fatato che ti sei costruito. Una sorta di bolla utopistica in cui potersi isolare quando le cose non vanno bene. Per mettere la testa sotto la sabbia e farsi scivolare sopra  tutte le preoccupazioni. Però i mondi fatati non sono veritieri. Essi nascondono il reale e fanno finta di non vedere.
Non vedere però non è la soluzione. Far finta di niente non risolverà le cose. Anzi. farà solo peggiorare il tutto.

Mi ricordo l’ultima volta che ho avuto la fortuna di vederla. Tutti e due nell’ambulatorio dell’ospedale a fare la chemio. Solo che la mia non ha troppi effetti collaterali. La sua sì. Così è sdraiata nel letto che dorme. Io ho finito. Passo a salutarla. Suo papà la sveglia per farmela salutare. Un  solo saluto fugace. vado e lei torna a dormire. Così attimi di sconforto rimproverandomi di averla svegliata.  Attimi solo ora rivalutati. Attimi in cui ho  potuto godere per l’ultima volta del suo grande sorriso. Sempre sorridente nonostante le avversità. Sempre. Attimi che mi porterò sempre nel cuore.
 E mi dispiace non averla potuta salutare un’ ultima volta sempre in ospedale per timore di essere più un disturbo che altro. Credo che lo rimpiangerò per sempre.  Occasione fuggita via che non potrà tornare indietro. Mai più  
Ora sarà sicuramente in un posto più bello ma resterà sempre dentro di me. Un  grande esempio per capire sempre che bisogna andare avanti , sorridere alle difficoltà per imparare, diventare grandi, migliorarsi e ad accettare le novità con entusiasmo.   
Però ora si deve andare avanti. Anche lei lo avrebbe voluto.
 il suo breve  passaggio su questa terra non è stato vano. Ha insegnato a tutti a guardare avanti e a non farsi rubare la vita dalla malattia.

Voglio però ricordarti com'eri
pensare che ancora vivi 
voglio pensare che ancora mi ascolti
e che come allora sorridi


Ciao 

5 commenti:

  1. Gabriele che cosa terribile! Ieri è' stato tristissimo essere li a fare il progetto mentre lei non c'era più. La ricorderemo per sempre!
    Federica

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  2. Eh, succede. E' una cosa orribile, ma succede. Fai la chemio, incontri persone con cui dividere il cammino, poi non le vedi più. Qualcuna perchè ha finito i suoi cicli, qualcuna perchè i cicli non le sono serviti a vincere. E' dura, è cruda, ma è la realtà, fa parte di questa orribile cosa che è il percorso oncologico, che non è fatto solo della tua malattia, ma anche di quella di chi la vive come te. Soprattutto quando ad una di queste compagne di strada ti affezioni particolarmente, la sofferenza è atroce. A me è successo due anni fa. In un anno di flebo ne ho incrociate tante di persone seduta in saletta, ma lei era lei, era la vita in persona, era la voglia di vivere. Piango ancora al ricordo della mia compagna di chemio, ma anche di risate e di ottimismo in un reparto in cui in teoria non dovrebbe esserci niente da ridere, mentre lei rideva a voce alta in faccia alla malattia che la stava inghiottendo. Tenere nel cuore quanto di bello abbiamo imparato da queste persone credo sia la cosa più bella che possiamo fare.
    Un abbraccio Gabriele.

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  3. Un abbraccio forte forte

    Lettrice quasi silenziosa

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  4. ti abbraccio molto. solo questo. grazie per il tuo coraggio.

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  5. Esprimi cosi bene ciò che provi che mi fai piangere... Ti sento tanto vicino

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